FANTASTICO! #1 – marzo 2023
Benvenuti! Questa è la prima edizione della newsletter di Scartafaccio. Chi si è iscritto mi faccia sapere se si legge tutto bene.
Ho deciso di chiamarla Fantastico! perché uno: è fantastico che io scriva regolarmente qualcosa a proposito di me e due: perché il fantastico è quello che ci ha riunito su queste pagine sempre più sparpagliate.
Il tema del mese di marzo è Fantasmi.
Quindi direi di cominciare direttamente dagli spettri del passato:
Il 21 febbraio è stata la giornata internazionale della lingua madre. E sorpresa: la mia lingua madre non è l’italiano. È il tedesco. Anzi, lo svizzero tedesco, che è una variante del tedesco alemanno, praticamente un dialetto.
Infatti, pur essendo nata e cresciuta nella parte italofona della Svizzera – il Ticino – sono arrivata in prima elementare con delle conoscenze a dir poco basiche dell’italiano. E questo perché i miei genitori, papà bernese e mamma argoviese, si sono trasferiti in Ticino in età adulta e hanno pensato che farmi socializzare prima dei sei anni fosse da loser. Quindi io l’italiano l’ho imparato come fosse una lingua straniera. In maniera molto intensa, certo, ma come seconda lingua.
E perché è questo il mio personale spettro dal passato? Per la rabbia che ho provato per tanti anni nei confronti dei miei genitori. Mi hanno mandato allo sbaraglio in un mondo in cui non ero in grado di farmi capire bene, e questa rabbia è stata un fuoco di sottobosco al punto da rinnegare il tedesco per lunghi anni. Ora ci ho fatto un po’ pace, sto tornando a coltivarlo e ad abbracciare la mia identità bilingue. Ma questo aneddoto vuole anche mostrare come nasce l’amore per una lingua, l’italiano, grazie soprattutto alla letteratura.
Per quanto riguarda i fantasmi dal futuro, leggo in un articolo dell’ultimo numero di Wired di come le città dovranno essere il cavallo trainante di un progresso fatto di trasporti pubblici e automobili a guida autonoma. I toni sono meravigliosamente ottimisti, come se non sapessimo già (chi più chi meno) che stiamo entrando a passo di marcia in un’Apocalisse fatta di cambiamenti climatici e ottusità. Vi lascio un meme che dovrebbe esemplificare il mio punto di vista:
Bene, dopo questa mia sbrodolata vi lascio una piccola lista di cose che approfondiscono il discorso sul tema del mese fatto finora. E ricordatevi che avete tempo fino al 25 marzo per inviarmi un vostro racconto a tema fantasmi. Si tratta di massimo 5’000 battute e non vedo l’ora di leggervi tutti.
Da ascoltare
KULT Podcast che racconta di come ci è finito un busto di Lenin in piazza a Cavriago, a proposito di spettri che si aggirano per l’Europa
Amatissima di Toni Morrison, l’audiolibro realizzato da Radio Rai
Da leggere
Shirley Jackson & Daphne du Maurier, un approfondimento da parte di “Streghe in bibioteca”
Da vedere
La casa dei fantasmi (1958, regia di William Castle, con Vincent Price)
E con questo è tutto. Spero vi sia piaciuta questa prima edizione e se avete consigli, correzioni, integrazioni o volete fare due chiacchiere non esitate a rispondere a questa mail. Se non doveste essere iscritti alla newsletter e state leggendo queste righe direttamente sul blog, be’… iscrivetevi, no?