FANTASTICO #6 – ottobre 2023

Buonasera creature e benvenute.

Ottobre è il mese del foliage, delle castagne, delle foglie che scricchiolano sotto le scarpe e dei fantasmi. È da qualche anno che, complici i social, attendiamo con ansia la fine del mese, con gran maratone di film e addobbi a tema.

Il tema del mese è infatti (banalmente) Halloween. A tal proposito vi ricordo che avete ancora un po’ di tempo per provare a vincere il mio contest mensile. Se mi mandate 5’000 battute spazi compresi a tema Halloween entro il 25 ottobre potreste finire in questa newsletter. Ehi! È un’occasione da non farsi scappare. Scrivetemi a scartafacciamolo@gmail.com e avrete, comunque vada, una sincera opinione sul vostro testo.

Ma torniamo a noi.

Correva l’anno 2013 e la vostra si trovava a Edimburgo, dove all’imbrunire incappò nell’Old Calton Cemetery. Molto spooky, nevvero?

Un classico per Halloween è sedersi davanti al camino o intorno a un fuoco e cominciare a raccontarsi storie di paura.

Ma con l’avvento di internet come si è evoluta quest’usanza?

Uno dei casi più eclatanti sono le creepypasta.

Dicasi creepypasta una leggenda inquietante nata su internet e diffusa copiandola e incollandola nei vari spazi di discussione online. Inventate su 4chan sono molto democratiche: vengono create direttamente dagli utenti, sono brevi e hanno una grande viralità.

È dai meandri di ormai dimenticati forum che sono uscite leggende come Slender Man, Ted the Caver, il videogioco dannato Sonic.exe.

Ognuno di questi racconti, di cui si sono perse le origini nella frammentazione del web 1.0, ha percorso strade tortuose per arrivare fino a noi, modificandosi, evolvendosi, stratificandosi a ogni nuovo postaggio. Sono diventati catene di email, post di testo, fanart, video, sono entrati nei podcast, in Whatsapp, portando a volte anche a estreme conseguenze.

[Da qui in avanti metto un trigger warning per contenuti che possono essere disturbanti per le persone più sensibili.]

Come per esempio l’evento che ha visto due ragazzine – ossessionate dal personaggio di Slenderman e decise a uccidere chiunque ne mettesse in dubbio l’esistenza – accoltellarne una terza.

Ma una delle mie leggende preferite di sempre è quella dedicata a un fittizio esperimento russo sul sonno, chiamato proprio The Russian Sleep Experiment. Si prenda un po’ di Unione Sovietica, uno scienziato pazzo, cinque cavie umane e un gas che inibisce il sonno. Si chiudono le cavie in un bunker, si immette il gas e si aspetta. Ogni versione di questa leggenda che ho letto è peggio della precedente e sono tutte meravigliosamente folli.

Uno degli ultimi creepypasta che ho incontrato sui social e che mi ha fatto venire i brividi è la storia di Hisashi Ouchi, operaio in una fabbrica giapponese che produceva combustibile per le centrali nucleari negli anni ‘90. La storia vera e documentata vuole che, per fretta e misure di sicurezza insufficienti, ci sia stata una fissione incontrollata che ha colpito direttamente tre operai, i quali sono morti dopo settimane di agonia. Ma l’internet ha voluto rendere questa storia ancora più perturbante, insinuando che il governo giapponese abbia tenuto in vita Hisashi Ouchi per 83 giorni per studiare gli effetti delle radiazioni su tessuti umani vivi, rianimandolo ripetutamente anche quando nei pochi momenti di lucidità lui chiedeva di morire. Considerate le storie che sono uscite dopo la seconda guerra mondiale (vedasi Unit-731) come dare torto ai creepy poster.

Una delle ultime e più spettacolari evoluzioni della creepypasta sono le backrooms, spazi liminali pieni di angosce. Non so voi, ma i miei feed ne sono sommersi. Ma direi che questo tema possiamo approfondirlo un’altra volta.

Per chi volesse lascio qui una lista non esaustiva di creepypasta, dalla wikipedia di lingua inglese.


Da ascoltare

Halloween=cimiteri, non c’è nulla da fare. E cosa potrei consigliarvi di meglio che non “Campsanto”, il miglior podcast del panorama italiano che parla di cimiteri? Giulia Depentor è una persona stupenda e tra l’altro esce a breve (il 24 ottobre) il suo ultimo libro IMMEMÒRIAM.

Da leggere

Ho deciso di mangiare tre uova a colazione per una settimana, ecco cosa è successo. Con questo titolo un po’ clickbait anni fa mi sono imbattuta in una delle storie nate sul web che ancora mi affascina. È in inglese, è un po’ una creepypasta, è quasi scomparsa. Godetevela.

Da vedere

Un classicone horror, Un Lupo Mannaro Americano a Londra di John Landis, offerto gentilmente da pluto.tv.


Come già detto nell’ultima edizione, da un po’ ho un blog esclusivamente (per ora) dedicato alle recensioni. In quest’ultimo mese ho pubblicato solo una recensione per “Sono Fame” di Natalia Guerrieri.